Rus de cavei.. e Trottole
Rus de cavei...Ballata per idraulico e ballerina
di e con Moreno Agnella
Lei, Carla, ballerina di night club con un corpo da urlo. Lui, il Franchino, idraulico di Melzo dotato di un talento cristallino per il canto. La Carla e il Franchino incrociano le loro vite tanto differenti quanto simili. Provenienti entrambi da famiglie di estrazione popolare, umili, povere. Quest’incontro nato da una bizzarra alchimia, sboccia con la creazione di una nuova famiglia sullo sfondo di una “favolosa” Milano d’altri tempi; e fiorisce con la comparsa di un figlio che fin da subito è costretto a lottare, quasi fosse la sua eredità. E’ di quest’ultimo il tentativo, tra melodie dolci e ritmi incerti, di “dirigere” i destini dei suoi due personaggi, per poter trasformare la propria memoria familiare in leggenda “quasi eroica”.
Trottole
di e con Barbara Apuzzo
Chi l'ha detto che nel proprio dolore si debba stare soli? Davvero non esiste una possibilità di condivisione del dolore? Davvero il dolore non può diventare un'esperienza di ironia e convivialità? Ecco, dall'urgenza di trovare una risposta a queste domande, mi son trovata davanti ad uno zaino da trekking. Uno zaino da cui escono trottole, giochi, foto, lettere. Uno zaino che, per la prima volta ogni volta, scopro insieme al pubblico. Ed il pubblico diventa parte fondamentale di questa scoperta.
Teatro degli Incontri - Fiera Medea
Due giorni in cui il tempo si ferma. Oltre quaranta performance teatrali disseminate negli spazi di Macao. Un incontro speciale con Roberta Gandolfi, studiosa di teatro contemporaneo, su “teatro utopia città e performance”. E ancora installazioni artistiche, video, cibo, festa, ballo. Attori professionisti e non, cittadini italiani e stranieri, adolescenti, rifugiati politici, abitanti della zona 9 di Milano. Insieme per realizzare l’incontro di vita e di arte tra una grande figura teatrale, Medea, e una città, Milano, che cerca visioni ed alimento per il proprio pensare futuro. Nei mesi precedenti Tdi ha incontrato le comunità della città, con una serie di laboratori ed eventi teatrali che hanno fatto riferimento alla figura di Medea. Medea da noi letta come donna migrante, straniera, rifugiata. Come figura che porta in sé i segni di una differenza culturale che non si fa omologare. Non un’eroina ma una persona percorsa dalle contraddizioni, dalle difficoltà di essere, vivere, abitare all’interno del mondo che le è dato. Donna che, nonostante ed oltre questo, non cessa di fare risuonare la propria parola e il proprio pensiero dissonante. Partendo dai temi che la figura di Medea porta con sé, abbiamo incontrato i rifugiati del centro di Viale Fulvio Testi, gli abitanti dei condomini in condizione di degrado della zona 9 di Milano, i giovani raccolti attorno al centro di aggregazione giovanile “Tempo per il barrio” in Viale Monza, e, sempre in quella zona, i preadolescenti del Centro “Tempo per l’infanzia”, struttura che lavora a partire dalla condizione difficile di molti ragazzi. Ognuno di questi luoghi ha restituito un’immagine e una visione di Medea. Medea, e una città, Milano, che cerca visioni ed alimento per il proprio pensare futuro.
Del progetto “Fiera Medea” presentiamo nella nostra stagione quattro performance delle oltre 40 che sono state realizzate per l’evento finale.
Teatro degli Incontri nasce a Milano nel 2010 e si presenta come una delle esperienze più significative di lavoro sulla migrazione e sulle nuove forme di cittadinanza, sia a livello milanese, che nazionale. Il progetto si pone come finalità la riflessione sulle trasformazioni della città contemporanea, con l’intento di favorire relazioni virtuose tra i cittadini, superando steccati di tipo culturale e razziale a volte tuttora presenti, e tra i cittadini e la città, analizzata e conosciuta nella vita concreta dei suoi territori.