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La signora col cagnolino - secondo Anton Cechov

adattamento teatrale, messa in scena e interpretazione di François Kahn

 

“Erano come due uccelli migratori, maschio e femmina,

che fossero stati catturati e costretti a vivere in due gabbie separate”

                                                                         Anton Cechov

 

Fra i diversi racconti di Anton Cechov, “La signora col Cagnolino” è forse uno dei più famosi, ma spesso dimenticato, segnato da tratti di sentimentalismo un po’ datato. In realtà è un racconto allo stesso tempo crudele e luminoso, nel quale segretamente Cechov evoca la propria vita. Durante il mio lavoro pedagogico, mi sono avvicinato varie volte ai testi di Anton Cechov, (teatro, carteggio, racconti), ma oggi provo il bisogno di sperimentare su me stesso, in quanto attore, le sue parole. L’assenza di qualsiasi ipocrisia o compiacimento nella descrizione dei sentimenti e l’asciuttezza dello stile costituiscono la “regola morale” della sua scrittura. Il resto è energia, musica, silenzio e compassione.

                                                                                        François Kahn

 

François Kahn. Attore, regista e drammaturgo. Formatosi tra gli anni ‘ 70 e ‘ 80 con Jerzy Grotowski, partecipa come guida a diversi lavori para-teatrali del Teatr Laboratorium per poi continuare la sua personale ricerca fino al 1985 all’interno del Gruppo Internazionale l’Avventura di Volterra. Nel 1986 Kahn ritorna a confrontarsi con la creazione spettacolare, sia come attore che come regista, grazie al lavoro svolto all’interno del Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale di Pontedera, diretto da Roberto Bacci. Dalla metà degli anni Novanta, orienta la propria ricerca sul progetto “Teatro da Camera”: trascrizione drammatica in forma di monologo a partire da alcuni testi letterari (Proust, Nerval, Kafka), presentati in spazi non teatrali per un numero limitato di spettatori. Negli ultimi quindici anni, François Kahn ha dedicato una parte decisiva del proprio lavoro all’attività pedagogica, con laboratori teatrali svolti in Italia, Brasile, Russia e Israele; oppure conducendo seminari negli ambiti formativi proposti dalla Scuola D’Arte Drammatica “Paolo Grassi”, dall’Accademia dei Filodrammatici di Milano e dalla Civica Accademia d’Arte Drammatica “Nico Pepe” di Udine.