Mater strangosciàs
di Giovanni Testori
regia di Gigi Dall’Aglio
con Arianna Scommegna
alla fisarmonica Giulia Bertasi
Mater strangosciàs è l'ultimo dei "Tre lai", i tre monologhi scritti da Giovanni Testori negli ultimi giorni della sua vita. Tre lamenti funebri ispirati a tre straordinarie figure femminili: Cleopatra, Erodiade e La Madonna. Mater strangosciàs è una donna del popolo, umile, semplice, pura. La sua terra: la Valassina brianzola. Piange la perdita del figlio. Si rivolge a Lui. Gli chiede perchè gli uomini debbano patire così tanta sofferenza. Gli domanda la ragione, il senso di quel "Sì" che lo ha portato al sacrificio più grande di tutti: la perdita della propria vita. Lo fa in dialetto brianzolo, la lingua della terra sua e dello stesso Testori. Una lingua che il poeta ha reinventato mescolandola con il latino, lo spagnolo, il francese. Mater strangosciàs è' l'ultima opera di Testori. E' un addio. Una preghiera. Un testamento. Un lascito di speranza. La scelta di mettere in scena Mater Strangosciàs nasce dal desiderio di voler proseguire la felice collaborazione con Gigi Dall'Aglio sull'opera dei “Lai” testoriani. L'intesa artistica trovata con il regista in Cleopatràs, debuttato nel 2009, ha fatto nascere in noi il desiderio di dedicarci allo studio della Mater, una figura femminile che incarna un aspetto dell'animo umano diametralmente opposto a quello della Reina lussuriosa morta suicida per mezzo di un aspide. Mater completa il percorso cominciato con Cleopatràs dando una chiave di lettura: “per dura che la sia” vivere la condizione di dolore dell'esistenza umana con il desiderio di lasciare ai posteri non un lamento disperato, bensì un sorriso di speranza. La speranza è un atto di fiducia di cui sento particolare bisogno, una fiducia nell'essere umano che non si identifica necessariamente in una fede religiosa ma che, attraverso il teatro, cerca, come la Mater un luogo di catarsi di fronte agli inconsolabili dolori del vivere.
Arianna Scommegna - Si è diplomata presso la “Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi” di Milano. Premio Lina Volonghi ‘96, Premio della Critica 2010, Premio Hystrio 2011. E’ socia fondatrice della compagnia ATIR, con la quale ha recitato negli spettacoli diretti da Serena Sinigaglia: “Romeo e Giulietta”, ”Lear - ovvero tutto su mio padre”, “Where is the wonderful life?”, “Come un cammello in una grondaia”, “Baccanti” e “Troiane”, “Donne in parlamento”, “Qui città di m.”, “Di A Da In Con Su Per Tra Fra Shakespeare”, “La Fiaccola sotto il moggio” e “Ribellioni Possibili”. Con la regia di Gigi Dall’Aglio ha recitato negli spettacoli: “Terrore e miseria del terzo Reich”, “Cleopatràs” e “Mater Strangosciàs”. Con Gabriele Vacis negli spettacoli: “La Molli, divertimento alle spalle di Joyce” e “Vocazione”. Ha lavorato anche con Veronica Cruciani e Cristina Pezzoli. Nel cinema ha lavorato in “Scialla!” regia di Francesco Bruni e in “Il dolce rumore della vita” di Giuseppe Bertolucci. E’ inoltre impegnata come attrice e trainer nel progetto “Gli spazi del teatro”.
http://www.atirteatroringhiera.it