Heroes
foto di Giusy Lorelli
di e con Oscar DeSumma
Storie e frammenti del sud, che si intrecciano fra di loro, in un momento particolare e unico nella nostra storia. Storie di una Puglia che negli anni 80 si è trovata ad un bivio e che, come sempre in questi casi, ha scelto la via sbagliata, quella del malaffare, della frantumazione, producendo così nella generazione più fragile, quella dei giovani, una vera e propria strage, fisica e intellettuale, e obbligando i sopravvissuti ad un esodo forzato alla ricerca di un alternativa ! Sono gli anni in cui da una parte il motore dell'economia illude, tirando verso mete di benessere sconosciute; e dall'altra, in questa nuova prospettiva borghese, abbandonando i valori della vecchia civiltà contadina, ad un dissolvimento senza più recupero! Parliamo di una generazione di ragazzi, che al momento del passaggio al mondo dei grandi, come un rituale di iniziazione crudele, si ritrova senza aiuti ad affrontare il drago del malaffare e della tentazione del facile guadagno, ma solo per sopperire a quella mancanza di punti di riferimento, di certezze, di "nemici" chiari contro cui rivolgere la propria ribellione! Qualcuno ce la fa e qualcuno no, come un tiro di dadi!
Formatosi alla scuola di teatro della Limonaia presso il Laboratorio Nove con Barbara Nativi, Renata Palminiello e Silvano Panichi si specializza con 2 corsi di « Alta formazione per attori » di Polverigi e di Milano. Frequenta vari stage di Claudio Morganti, Alfonso Santagata prima e di commedia dell’arte con Antonio Fava dopo. Da subito affianca al lavoro di attore presso diverse compagnie con quello di autore e regista (“Diario di Provincia”; “Hic Sunt Leones”; Riccardo III; Selfportrait”). Negli ultimi anni è stato impegnato nella tournè del “Mercante di Venezia” e “Un sogno nella notte dell’estate“ con la regia di Massimiliano Civica e con “Amleto a pranzo e a cena; “chiusigliocchi” e “Un Otello Altro”.
Ha appena debuttato con un nuovo monologo dal titolo “stasera sono in vena” che racconta gli anni 80 in Puglia dove benessere e formazione della “sacra corona unita” hanno fatto un numero di morti paragonabili a quelli di una guerra.