Homo ridens_Triuggio
reazione collettiva Sotterraneo
in scena Sara Bonaventura, Daniele Bonaiuti, Claudio Cirri, Filippo Paolasini
scrittura Daniele Villa
consulenza costumi Laura Dondoli, Sofia Vannini
produzione Sotterraneo
coproduzione Armunia, Centrale Fies
col sostegno di Comune di Firenze - Assessorato alla Cultura e alla Contemporaneità, Le Murate, Suc (Spazi Urbani Contemporanei)
in collaborazione con Santarcangelo 41
Sotterraneo fa parte del progetto Fies Factory
Sotterraneo è residente presso l'Associazione Teatrale Pistoiese
Lo spettacolo circuita dal 2011 in Italia, Spagna e Inghilterra dove ha ricevuto importanti riconoscimenti quali ACT Festival Prize e 1st Prize al BE festival di Birmingham (UK).
Homo ridens è una performance pensata come esperimento su campione, un test sul pubblico-cavia chiamato a reagire a determinati stimoli che attengono al riso e ai suoi meccanismi. Il progetto rivede e aggiorna i risultati delle proprie ricerche in ogni piazza e di conseguenza ne prende il nome. L’intento è quello d’indagare l’attitudine umana alla risata, misurandone i limiti e la complessità. Nel riso rinunciamo alla funzione vitale del respiro, nel riso è la parte aggressiva di noi che ci fa digrignare i denti, nel riso è l’intrattenimento del potere ma anche la rivalsa popolare. Sappiamo che la coscienza di sé permette all’uomo di vedersi dall’esterno. Sappiamo che la coscienza di sé rende l’uomo consapevole della morte. Ma cosa c’è da ridere?
Sotterraneo si forma a Firenze nel 2005 come gruppo di ricerca composto da un nucleo autoriale fisso cui si affianca un cluster di collaboratori che variano a seconda dei progetti. Ogni lavoro del gruppo è una sonda lanciata a indagare le possibilità linguistiche del teatro, luogo a un tempo fisico e intellettuale, antico e irrimediabilmente contemporaneo. Con opere trasversali e stratificate nella ricerca su forme e contenuti, Sotterraneo si muove attraverso i formati – dallo spettacolo frontale al site-specific passando per la performance – focalizzando le contraddizioni e i coni d’ombra del presente, secondo un approccio avant-pop che cerca di cantare il nostro tempo rimanendo in equilibrio fra l’immaginario collettivo e il pensiero più anticonvenzionale, considerando la scena un luogo di cittadinanza e gesti quotidiani di cultura che allenano la coscienza critica del pubblico, destinatario e centro di senso di ogni loro progetto.
http://www.sotterraneo.net/