Antropolaroid - Il Decennale
“Antropolaroid - Il Decennale”
“In questi dieci anni, grazie ad Antropolaroid, ho incontrato tantissima gente, tantissime persone, tantissimi amici, e ognuno mi ha donato un sorriso, uno sguardo di intesa, una lacrima, un pensiero e la promessa di un appuntamento, che poi, abbiamo entrambi mantenuto. Queste repliche del decennale di Antropolaroid portano tutta la consapevolezza, la maturità di un ex giovane, quale io sono, che col proprio "cuntu" vuole dare speranza a tutti quelli che verranno a vedere lo spettacolo; per questa bella ricorrenza e per generare fortuna a chi è più giovane di me, come uno speciale passaggio di consegne, prima del mio spettacolo verrà presentato un “Antropolaroid” di un giovanissimo artista del luogo, che racconterà le sue storie, le storie della sua gente, le storie della sua terra, di quella terra in cui ci troveremo in quella sera di festa”.
Tindaro Granata
“TORTELLINI - UNA TRAGEDIA DA CUCINA”
di e con Aurora Spreafico
“Questa è una storia di gesta piccoline intraviste da una serratura, è una storia di deboli che si divertono a sovvertire le loro piccole regole, e che consciamente o inconsciamente, felicemente o conflittualmente, forse, abitano ognuno di noi.” Tortellini è la storia di una famiglia immersa nel brodo di tenerezze acide, che bolle in superficie, dai toni acuti che volano sopra le cose senza mai dirle davvero.
E’ la storia di una festa che ha più a che fare con l’inquietudine che con l’amore, con i pestacarne che con gli abbracci, con i tradimenti che con le eternità. E’ una tragedia da cucina, che una volta chiusa la porta e accesa la televisione, nasconde gli ultimi coltelli di polvere sotto il tappeto.
Aurora Spreafico, classe 1997, è attrice e autrice. Ha alle spalle studi umanistici ed è da sempre dedita all’arte, per necessità. Attualmente vive a Milano, dove si diploma nel 2021 presso la Scuola del Piccolo Teatro Luca Ronconi, diretta da Carmelo Rifici. Nel 2020 pubblica la sua prima raccolta di poesie dal titolo “Cavallucci” edita da AttraVerso.
ANTROPOLAROID
di e con Tindaro Granata
“Menzione speciale” al concorso “Borsa Teatrale Anna Pancirolli”, Premio “ANCT 2011” dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro come “Miglior spettacolo d’innovazione” e Premio “FERSEN” in qualità di “Attore creativo”
Antropolaroid è la fotografia di una famiglia siciliana, una polaroid umana che si snoda attraverso la voce e il corpo di Tindaro Granata. Le storie tramandate inconsapevolmente dai nonni di Tindaro, diventano lo spunto originalissimo e poetico per un racconto popolare in cui la famiglia, insieme alla storia di un paese, sono i protagonisti. Personaggi e voci prendono vita esclusivamente con l’aiuto del corpo dell’interprete, solo ad abitare la scena vuota. L’attore-autore si distacca dal modello originario di tradizione orale del “Cunto” senza però prescinderne, dando vita ad una lingua sconosciuta, un dialetto siciliano ricco di detti familiari, voci antiche, memorie sonore della sua terra d’origine. Senza artifici scenografici, i personaggi di Tindaro si alternano, si sommano, si rispondono, legati a un comune cordone ombelicale. Creano la storia di una famiglia italiana, in cui il male si perpetua come un’eredità misteriosa tramandata da padre in figlio, un male che si presenta ad ogni nascita e ad ogni morte.
Tindaro Granata nasce a Tindari (ME). Artisticamente non ha una formazione accademica. Il suo percorso teatrale inizia nel 2002 con Massimo Ranieri, in occasione della messa in scena dello spettacolo “Pulcinella”. Nel 2009 lascia Roma e si trasferisce a Milano. Qui Tindaro incontra Carmelo Rifici, col quale inizia un felice sodalizio che lo porta a lavorare in diversi spettacoli.
In veste di drammaturgo/regista/attore Tindaro Granata esordisce nel 2011 con “Antropolaroid”. Nel 2013, mette in scena “Invidiatemi come io ho invidiato voi”. Nel 2015 viene diretto da Serena Sinigaglia nella messa in scena de “Il libro del buio” e l’anno seguente nell’allestimento di un testo di Michele Santeramo: “32 secondi e 16”, mentre Andrea Chiodi lo dirige ne “La Locandiera”. Nel giugno del 2016 arriva il debutto del suo terzo spettacolo, “Geppetto e Geppetto” che vince il Premio UBU 2016 come “Miglior novità o progetto drammaturgico”, cui segue il premio HYSTRIO Twister 2017 come “Miglior Spettacolo dell’anno” e il Premio “ Franco Enriquez” come “Miglior spettacolo dell’anno per l’impegno civile”. Nel 2017 debutta a Lugano, con la direzione di Carmelo Rifici, nella nuova produzione di LuganoInScena/Piccolo Teatro di Milano “Ifigenia, liberata”. Nel 2018 è nel cast de “La bisbetica domata” con la regia di Andrea Chiodi. Nel 2019 è attore nello “Zoo di vetro”, adattamento e regia di Leonardo Lidi. Nel 2020 è uno dei protagonisti di “Macbeth, le cose nascoste” diretto da Carmelo Rifici e prodotto dal Lac Lugano Arte e Cultura, Teatro Metastasio di Prato, TPE – Teatro Piemonte Europa e ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione.