Vania
ideazione e regia Stefano Cordella
drammaturgia collettiva
con Francesca Gemma, Vanessa Korn, Umberto Terruso, Fabio Zulli
disegno luci Marcello Falco
costumi e realizzazione scene Stefania Corretti e Maria Barbara De Marco
organizzazione Valeria Brizzi
una produzione Oyes
con il sostegno di fUnder 35 e MiBACT /Regione Umbria /Comune di Gubbio /URA
NEXT - Laboratorio delle idee per la promozione e la distribuzione dello spettacolo dal vivo
Progetto vincitore del premio “Giovani Realtà del Teatro 2015
Menzione speciale alla Drammaturgia – Festival Inventaria 2016
Spettacolo vincitore del bando NEXT
Progetto vincitore del bando GO! Giovani opportunità
Spettacolo finalista In-box 2017
VANIA racconta le paure, le frustrazioni e il senso di vuoto dei nostri tempi attraverso una drammaturgia originale costruita a partire dai temi e dai personaggi principali di “Zio Vanja”, uno dei capolavori di Anton Cechov.
“Tutti, finché siamo giovani, cinguettiamo come passeri sopra un mucchio di letame. A vent'anni possiamo tutto, ci buttiamo in qualsiasi impresa. E verso i trenta siamo già stanchi, è come dopo una sbornia. A quarant'anni poi siamo già vecchi e pensiamo alla morte. Ma che razza di eroi siamo? Io vorrei solo dire alla gente, in tutta onestà, guardate come vivete male, in che maniera noiosa. E se lo comprenderanno inventeranno sicuramente una vita diversa, una vita migliore, una vita che io non so immaginare”. Così scriveva Anton Cechov in una delle sue lettere. Ed è proprio dalla stessa pervasiva sensazione di stagnamento ed immobilismo che è nata la necessità di questo lavoro. Come la maggior parte dei trentenni anche noi ci ritroviamo in un limbo poco rassicurante e per non sentire il vuoto ci aggrappiamo al passato e guardiamo al futuro con poche speranze. Il rischio è quello di sopravvivere galleggiando nel "letame" di cui scrive Cechov. E così abbiamo deciso di raccontare le paure, il senso di vuoto, la difficoltà di sognare dei nostri tempi, attraverso una drammaturgia originale costruita a partire dai temi e dai personaggi principali di “Zio Vanja”, uno dei capolavori dell'autore russo.
Òyes nasce nel 2010 attorno ad un nucleo di attori diplomati all'Accademia dei Filodrammatici di Milano. Il primo lavoro della compagnia Effetto Lucifero, vincitore del premio Giovani Realtà del Teatro 2010, finalista al Premio Riccione-Tondelli nell'edizione 2011 e finalista del playFestival, è ispirato al famoso esperimento carcerario di Standford. Il successivo Va tutto bene, spettacolo vincitore del Bando Offerta Creativa 2015, ha debuttato al Teatro dei Filodrammatici di Milano ed è stato nella stagione 2016/2017 del Teatro Elfo Puccini di Milano.
Lo spettacolo Vania - vincitore del premio Giovani Realtà del Teatro 2015, menzione speciale alla drammaturgia al Festival Inventaria 2016, finalista In-box 2017 - dopo il debutto milanese è stato presentato al Festival Trasparenze di Modena e al Festival Primavera dei Teatri di Castrovillari, XVII. Nel giugno del 2017, con il debutto di Io non sono un gabbiano all’interno del festival Primavera dei teatri, Òyes si conferma realtà emergente riconosciuta a livello nazionale da parte di critica, pubblico e operatori del settore e ottiene l’inserimento nelle stagioni di importanti teatri e circuiti nazionali tra cui Piccolo Teatro di Milano, Fondazione Piemonte dal Vivo, Teatro Stabile del Veneto e Teatro Pubblico Pugliese. L’ultima produzione, Schianto, debutta nell'estate del 2018 al prestigioso festival InEquilibrio di Armunia e presso la Corte Ospitale di Rubiera e approda a Milano nel febbraio del 2019, presso il Teatro Litta. Nel 2018 Oyes vince il Premio Hystrio Iceberg come migliore compagnia emergente italiana.
www.oyes.it