O natura o natura
Foto Lidia Bagnara
Una lettura in musica dai Canti e dalle Operette Morali di Giacomo Leopardi e dai racconti di Anna Maria Ortese
drammaturgia e interpretazione Elena Bucci
drammaturgia sonora Raffaele Bassetti
COMPAGNIA DI TEATRO LE BELLE BANDIERE
FESTIVAL DELLA LETTERATURA DI SALERNO 2020
"Stiamo vivendo un processo mai sperimentato prima: gli esseri umani, confidando nella loro idea di felicità e di progresso, spesso legata all’accumulo di beni e poteri, stanno pregiudicando la salute della loro stessa casa, il pianeta Terra. Le risorse che sembravano inesauribili si estinguono, gli equilibri non riescono a ristabilirsi e a curarsi da soli, non esistono luoghi lontani nei quali rifugiarsi, la rovina e l’inquinamento toccano ogni angolo remoto del mondo.
Spesso la poesia prende forza nei momenti di crisi, nelle dittature, nelle carceri, in guerra. Le voci dei poeti si alzano cristalline e ricompongono le ferite e gli squarci, indicano altre vie, invitano a guardare dove si rifugiano vita, calore, vicinanza.
Così, seguendo il mio amore per le domande e per gli incontri impossibili che non le risolvono, ma le amplificano e le trasformano in bellezza e incanto, ho riletto Leopardi, ho riletto Ortese, li ho visti come sorella e fratello incamminarsi verso un possibile futuro.
Ho riletto le pagine nelle quali Ortese va in cerca della tomba di Leopardi a Napoli per rendere omaggio al poeta e all’uomo. Ho immaginato che lo ritrovasse, in una città di mare, pronto a dialogare con lei che pur scrivendo in prosa, come lui, è poeta.
Entrambi amano la vita forsennatamente e osservano ammaliati la natura, il suo offrirsi e il suo ritrarsi, la sua essenza di madre e di matrigna, fonte di beatitudine e di terrore, di conforto e mistero, perenne alternarsi di vita e morte dove la vita finisce sempre per vincere.
Attraverso il loro paziente, scintillante, vitale e dolente lavoro di osservazione e scrittura, ho visto con altri occhi la natura, le sue domande, le sue mutevoli risposte, il suo fascino, la sua tenerezza e crudeltà. Ho visto con altri occhi e cuore il nostro agitarsi, la nostra capacità di aggredire, ghermire, ma anche curare, restituire, proteggere.
Ancora una volta l’arte dirada la nebbia delle opinioni e delle manipolazioni. Avanti, ora è più nitida la scelta, più orribile l’abisso, più urgente stringere il patto di sodale fratellanza che porta speranza."
ELENA BUCCI
Elena Bucci è attrice, autrice, regista. Si forma con Leo de Berardinis, fonda e guida con Marco Sgrosso la compagnia Le belle bandiere. Dirige e interpreta testi classici e contemporanei, scrive drammaturgie spesso con musiche originali eseguite dal vivo, crea progetti dove dialogano artisti di diverse discipline e riapre al pubblico spazi della memoria, luoghi d’arte e teatri. Fra i riconoscimenti: Premio Ubu per le interpretazioni di sue drammaturgie e regie, Premio Ubu per il lavoro con Claudio Morganti, Premio Duse, Premio Hystrio – ANCT Associazione Nazionale Critici Teatrali, Premio Hystrio Altre Muse, Premio Le Maschere del Teatro, Premio Viviani. Collabora con artisti, musicisti, scrittori, danzatori, studiosi. Lavora per il cinema d’autore e scrive e interpreta testi per radio e televisione. Ha collaborazioni artistiche continuative con teatri nazionali, festival, compagnie, teatri di tradizione e innovazione, in Italia e all’estero. Si occupa di alta formazione presso università e accademie e ha pubblicato su volumi e riviste.