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Il Cane

monologo tratto da “Le indagini di un cane” di Franz Kafka
drammaturgia e interpretazione François Kahn
assistenza letteraria Giovanni Battista Storti
produzione TEATROdaCAMERA

Nel 1922, mentre era in vacanza a Planá da sua sorella Ottla, Franz Kafka scrisse un racconto senza titolo sui pensieri di un cane. Aveva 39 anni. Si stava godendo un momento di remissione dalla tubercolosi, la malattia che lo avrebbe ucciso due anni dopo. Era stato appena mandato in pensione dalla compagnia di assicurazioni che lo aveva assunto e, con fatica, scriveva gli ultimi capitoli del suo romanzo “Il Castello”. Planá è una cittadina sulle rive del Luschnitz, una piccola stazione sulla linea ferroviaria Praga-Vienna. In una lettera Franz Kafka si lamenta del rumore della vicina segheria e annota nel suo diario: "27 luglio - ieri sera passeggiata con il cane”. Con molta probabilità fu il suo amico Max Brod che più tardi diede al racconto il titolo “Le indagini di un cane” e lo pubblicò tra i racconti postumi dello scrittore.
Franz Kafka scrisse questo testo, cosa molto rara per lui, in prima persona, come se fosse lui stesso il vecchio cane, il ricercatore scientifico e talmudico che racconta e analizza il suo passato. Nella società canina che descrive, gli umani - letteralmente invisibili e muti - si manifestano tuttavia, per una sorta di umorismo cinico, nell'inspiegabile vuoto che circonda i rituali alimentari e la musica.

François Kahn. Attore, regista e drammaturgo. Formatosi tra gli anni ‘ 70 e ‘ 80 con Jerzy Grotowski, partecipa come guida a diversi lavori para-teatrali del Teatr Laboratorium per poi continuare la sua personale ricerca fino al 1985 all’interno del Gruppo Internazionale l’Avventura di Volterra. Nel 1986 Kahn ritorna a confrontarsi con la creazione spettacolare, sia come attore che come regista, grazie al lavoro svolto all’interno del Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale di Pontedera, diretto da Roberto Bacci. Dalla metà degli anni Novanta, orienta la propria ricerca sul progetto “Teatro da Camera”: trascrizione drammatica in forma di monologo a partire da alcuni testi letterari (Proust, Nerval, Kafka), presentati in spazi non teatrali per un numero limitato di spettatori. Negli ultimi quindici anni, François Kahn ha dedicato una parte decisiva del proprio lavoro all’attività pedagogica, con laboratori teatrali svolti in Italia, Brasile, Russia e Israele; oppure conducendo seminari negli ambiti formativi proposti dalla Scuola D’Arte Drammatica “Paolo Grassi”, dall’Accademia dei Filodrammatici di Milano e dalla Civica Accademia d’Arte Drammatica “Nico Pepe” di Udine.