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Akmè

di e con Sabino Barbieri e Nuria Argilés
Drammaturgia Sabino Barbieri
Composizione e montaggio musicale Leonardo Carletti
Fotografia Dimitrios Klingopoulos
Coproduzione Festival Internazionale di Danza Acqui in Palcoscenico BEinSIDE - Compagnia Artemis Danza

La parola originaria Akmé, che deriva dal greco, è il punto di massima intensità, di massimo splendore. È lo stato di crisi e anche di climax. È il punto di massimo sforzo di un esercizio fisico o di perfezione nell'opera di un artista. È il momento di maggiore tensione che potrebbe innescare un conflitto.
Siamo esseri limitati che vivono in spazi limitati e per un tempo limitato. Forse abbiamo bisogno di creare nuovi limiti, siano essi mentali, biologici, sociali... Affrontare uno di questi potrebbe generare alterazioni dentro o fuori di noi, in caso di superamento potrebbero portarci a stadi con un punto di non ritorno, come l'orgasmo o la morte.
Quali sensazioni provi quando sei vicino a un limite? Stiamo parlando di Akmé.
Akmé è un pezzo di danza contemporanea eseguito da due ballerini che espongono sensazioni vicine al limite. Usano i loro corpi per creare immagini aperte all'interpretazione dello spettatore.
Una coreografia stimolante che ti trasporta nel mondo delle relazioni, sia quella che condividi con una persona, sia quella che hai con te stesso.

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